anatomia di un’idea
Il Progetto
ll Giardino delle Naiadi è simbolo di chi vive nel mondo senza essere contaminato. Il mondo delle piante acquatiche, luogo affascinante e primordiale, un ambiente mitologico dove già gli antichi greci avevano immaginato dovessero vivere giovani fanciulle, le Naiadi, signore di fiumi e ruscelli, paludi, laghi e sorgenti; creature benevole verso gli umani, guaritrici di coloro che si immergevano nelle acque da loro protette e sorvegliate. L’acqua assume la sua forma migliore, schizza e zampilla nella fontana, chiacchiera e si rinfresca, medita e si rilassa nei laghetti, si sposa con la natura nella bio-piscina realizzata. Il Giardino delle Naiadi rinsalda l’unione atavica che lega l’uomo all’acqua, regala una spinta emotiva per un ritorno alla natura.
Il Meleto è l’area dedicata alla pianta del melo quale simbolo di integrità, purezza, buona volontà e conoscenza. Frutto che può essere mangiato tutto l’anno e dal suo legno farne utensili. In esso trovano nuova vita le qualità renetta e campanina come rinascita di un frutto perduto nel nostro territorio.
Il Vigneto è la porzione dedicata alla pianta di vite con i suoi grappoli, simbolo di immortalità, prosperità, fertilità e bellezza nella vita. Il vino, essenza dei grappoli, è considerato nell’antichità nettare degli dei e simbolo di forza, di capacità di adattamento e di trasformazione. Il proporre l’uva bianca e l’uva nera ricorda all’uomo la sua origine nel proprio territorio emiliano.
L’Uomo al centro del mondo è il “costruito” posto al centro del progetto ed è rappresentativo di quanto l’Uomo sia misura di tutte le cose; armonia e perfezione si scoprono in questo spazio interno-esterno con pareti vetrate che creano una relazione con la natura circostante, avvolgendolo in un’estasi di emozioni.